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Le Fibre Sintetiche
Qualche informazione per comprendere meglio ciò che stiamo indossando e soprattutto da dove proviene.

Appena qui sotto riportiamo una lista abbastanza completa delle tecnofibre sintetiche ad uso tessile con allegata una piccola descrizione esplicativa.

Leggendo questa lista ci si potrà sicuramente accorgere che molte di queste fibre sono parte integrante del nostro guardaroba o dell'arredamento della nostra abitazione.
ACRILICO
Il nome acrilico deriva dal componente principale di questa fibra: l'acrilonitrile.

Una particolarità di questa fibra è la possibilità di produrre un fiocco con colori tinti in pasta.

Da ciò deriva quindi una possibilità infinita di colori che è stata usata soprattutto per produrre filati di tipo laniero da utilizzare per la produzione di maglieria.

Simile alla lana, l'acrilico ha il gride pregio di poter essere lavato in lavatrice.
ELASTAM
L'elastam o elastan è una fibra di poliuretano che viene utilizzata per elasticizzare i tessuti.

I consumatori finali sanno molto bene di cosa si parla, ma più che col suo vero nome, conoscono questa fibra attraverso i nomi dei vari marchi commerciali: Lycra, Spandex, Elaspan, Dorlastan e altri ancora.

L'elastam fu inventata dall'azienda americana DuPont e commercializzata a partire dal 1962 col nome di Lycra.

L'odierna definizione commerciale intende per elastam qualsiasi fibra sintetica elastomerica a bava continua che sia costituìta per almeno l'85% da poliuretano segmentato.

L'elastam è una fibra molto elastica, capace di allungarsi fino a sette volte e di ritornare poi alle dimensioni di partenza.

Oltre a questa proprietà unica, si può aggiungere che è leggera, liscia, morbida e flessibile. Resiste bene all'abrasione, non ha problemi di pilling e rimane inalterata a contatto con profumi, detergenti, lozioni, sudore e oli per il corpo.

Viene utilizzata quasi esclusivamente in combinazione con le altre fibre per rendere i tessuti finiti più elastici e quindi più confortevoli.
POLIESTERE
Il poliestere si ottiene formando macromolecole lineari composte per la maggior parte da polietilene tereftalato, noto comunemente con il nome di PET.

Nel procedimento di realizzazione della fibra vengono utilizzati i poliesteri. Essi rappresentano una famiglia di prodotti sintetici tra cui troviamo anche la plastica.

Caratteristica principale è l'elevata resistenza a rotture e abrasioni che, assieme all'ottimo recupero elastico, la rende indeformabile in maniera permanente.

Grazie alla rapida asciugatura e all'eccezionale ingualcibilità i prodotti tessili in poliestere hanno ottime proprietà lava-indossa. Risultano essere inoltre impermeabili e resistenti allo sporco.

Il poliestere permette infine di trattenere il calore del corpo con caratteristiche simili alla lana.
NYLON
Le fibre poliammidiche non hanno un procedimento e una materia prima fissa dalla quale derivano.

La più famosa e conosciuta è senza dubbio il nylon che fu inventato nei laboratori americani della DuPont e commercializzato a partire dal 1938.

Questa fibra è leggera ma resistente all'usura, è elastica, poco sporchevole e può essere tinta facilmente. Non si restringe nel lavaggio e non necessita di stiratura.

I suoi principali difetti sono la scarsa capacità di assorbire umidità e la fastidiosa elettrostaticità della fibra.
KEVLAR
Il kevlar è una fibra sintetica poliaramidica inventata nel 1965 dall'azienda americana DuPont.

Facciamo notare solo per conoscenza, e senza approfondimenti, che le fibre poliaramidiche sono indicate propriamente anche col nome di poliammidi aromatiche.

Il kevlar ha come caratteristica principale una incredibile resistenza meccanica alla trazione. Tant'è che a parità di peso è ben cinque volte più resistente dell'acciaio.

Ha inoltre una grande capacità di resistere sia al calore che alla fiamma diretta.

Per queste caratteristiche molto particolari viene utilizzato principalmente come fibra di rinforzo nei giubbotti anti-proiettile, nelle attrezzature per sport estremi e per componenti usati in aerei, imbarcazioni e vetture da corsa.
NOMEX
Il nomex è una fibra sintetica poliaramidica inventata nel 1967 dall'azienda americana DuPont.

Facciamo notare solo per conoscenza, e senza approfondimenti, che le fibre poliaramidiche sono indicate propriamente anche col nome di poliammidi aromatiche.

Il nomex è una sostanza altamente resistente alle fiamme e quindi il suo utilizzo è incentrato sulla produzione di oggetti e indumenti che debbano resistere a fiamme e calore.

Le tute dei pompieri e tutto l'abbigliamento dei piloti da corsa sono realizzati in nomex.
MODACRILICA
Con il termine modacrilica si intende la fibra formata da macromolecole lineari che presentino tra il 50% e l'85% in massa del motivo acrilonitrilico.

Se questa soglia viene superata si parla di acrilico (vedi paragrafo specifico).

Viene prodotta in fiocco e ha caratteristiche antifiamma eccezionali. Per questo motivo viene usata principalmente nell'arredamento domestico o per luoghi in cui la normativa esige l'utilizzo di prodotti antifiamma.
MICROFIBRE
Le microfibre sono prodotti di alta tecnologia industriale in quanto le fibre che vengono realizzate hanno un diametro massimo pari a 6/7 micron.

Il termine microfibra però non indica una fibra tessile in particolare. Può quindi essere utilizzato solo se accompagnato dal nome del polimero con cui la microfibra stessa viene realizzata.

Le microfibre sono generalmente leggere come piume, traspiranti e adatte a proteggere dagli agenti atmosferici e dal freddo.

Per visualizzare le altre tipologie di fibre tessili è possibile utilizzare anche i link sottostanti