Il lino si ottiene mediante lavorazione della corteccia della pianta del lino seguendo un particolare processo di macerazione.
Nella corteccia di una singola pianta sono presenti tra le 20 e le 50 fibre che vengono suddivise e classificate in base alla loro finezza.
Il lino, conosciuto fin dal temo degli antichi egizi, è una fibra rigida e di difficile manutenzione, ha un aspetto lucido e si presenta con una mano fredda e scivolosa.
Per questi motivi i manufatti di lino assumono quell'aspetto stropicciato, quasi trasandato, che è in realtà la loro caratteristica principale.
Il bello o il brutto del lino è proprio la sua naturale stropicciatura.
Nel contempo però, questa fibra è freschissima e indicata soprattutto per i climi caldi data la sua eccezionale capacità di assorbire l'umidità.
Alle fibre di lino vengono spesso mischiate fibre di cotone per conferire al tessuto finito una maggiore resistenza e una migliore regolarità della trama.